La formazione professionale è l’impegno di tutte le forze del mondo del lavoro, siano esse economiche, politiche, sindacali, ecc.. Oggi agli albori del terzo millennio il nostro settore lavorativo si presenta vivace, aggressivo, fantasioso ed anche individualista come riportato di recente in un articolo “di che pizza sei” pubblicato su un’autorevole mensile del settore.
Giovanissimo è il mondo pizza, infatti pochissime erano le pizzerie nelle città alla fine della seconda guerra mondiale (a Milano nel 1954 esistevano solo sette pizzerie), quasi nulle in provincia o nei piccoli comuni. Parliamo di appena cinquanta anni fa. Solo alla fine degli anni sessanta e primi settanta, lo sviluppo di questa tipologia di mercato ha avuto un boom notevole confermando nel tempo un trend positivo che ancora oggi, sia pur diversificato in vari prodotti pizza, resta tale. Uno studio elaborato dal dott. Daniele Tirelli della ACNielsen, sondaggio pubblicato nell’anno duemila, cita: la pizza al primo posto nel consumo dei primi piatti, al primo posto nei secondi piatti. Il 61% della popolazione italiana, in media, frequenta la pizzeria; l’82% della media nazionale trova la felicità a tavola mangiando pizza.
L’Associazione Pizzaioli Marchigiani di cui fo parte, da anni è impegnata nel tentativo di ricostruire le condizioni ideali per ricominciare il cammino verso una formazione seria dei Pizzaioli professionisti, dando loro la possibilità di certificare la qualità del prodotto e del locale di appartenenza. Una possibilità, questa, di qualificare l’immagine del prodotto e del territorio che tutto il mondo aspetta. Estremamente ambizioso come progetto, certo, ma i segnali che giungono sono incoraggianti, infatti in questo poco tempo molte sono le richieste che ci giungono anche via internet, dove la prima cosa che ci viene richiesta è “ l’indicazione dove poter trovare un locale pizzeria garantito” segno evidente che la qualità delle offerte sul mercato non sono delle migliori.
Per tutti questi motivi e per costringere gli operatori alla qualificazione del settore, ci rivolgiamo ai consumatori finali, offrendo loro la possibilità di frequentare un corso amatoriale di pizza con lo scopo di riconoscere una pizza di qualità:
attraverso una corretta selezione delle materie prime;
una corretta esecuzione di tutti i processi di produzione; utilizzo di prodotti naturali e genuini; capire e controllare la qualità del prodotto pizza nei locali pubblici abilitati; per essere coinvolti insieme alla nostra Associazione nella stesura di una guida delle migliori Pizzerie Marchigiane.
La pizza ottenuta con materie prime di qualità da garanzia di genuinità e sicurezza alimentare, se c’è certezza nella coltivazione delle materie prime. L’unione degli intenti associativi tra: produttori, trasformatori e utenti finali, produrrà come effetto l’innalzamento della qualità percepita a tutto vantaggio del nostro territorio.
Renato Andrenelli
PERCHE' UN CORSO AMATORIALE APM
Una Buona Formazione professionale è la base per il successo nel lavoro.
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