Le Pizze di pasqua

LA TRADIZIONE CULINARIA MARCHIGIANA: LE PIZZE DI PASQUA

Per Pasqua, festività di cui siamo alla vigilia, la tradizione culinaria marchigiana ci tramanda delle ottime ricette di pizze dedicate a questa festività che le famiglie contandine (e non) ancora oggi preparano.
Cucinare certi cibi faceva parte del rito propiziatorio, legato alla festività pasquale, di pulizia della cucina e della casa tutta, di vestirsi di nuovo e di scambiarsi in regalo scialli e calze colorate. Le pizze di Pasqua hanno la forma e la dimensione simile al panettone milanese e sono di due tipi: quella al formaggio o “brusca” e quella dolce o “campagnola”.

 

La prima è fatta con pecorino marchigiano, groviera, provolone, uova e sale.
 

La seconda invece è impastata con pecorino dolce (fatto anche con il latte vaccino), strutto, zucchero, uova, glassata con albume e succo di limone, e decorata con confetti o granella colorata.

Queste pizze di Pasqua, delle ottime e gustose “bombe caloriche” venivano addirittura spedite in dono a parenti e amici lontani e per la loro fattezza potevano essere conservate fino a Natale!

Un'altro ingrediente stuzzicante e saporito che viene utilizzato per condire le pizze di Pasqua, ma che è anche ottimo sulla “crescia” tipica marchigiana è la caciotta di Urbino, buona e anche famosa perchè piaceva tanto a Michelangelo Buonarroti che se la faceva recapitare a Roma “dall'Urbino” Francesco Amatori.

A Pianello di Cagli, ancora oggi, per Pasqua si perpetua l'usanza delle donne che gareggiano a infornar pizze nell'unico grande forno del paese, fino a 6000 pizze per 400 abitanti che in questo giorno, di pizza, ne fanno indigestione arrivando a mangiarne fino a 15 a testa!
“Coquo Loco”
Maria Elena Monti