Pizza perfetta fatta a casa

Un'informazione corretta agevola il consumo di pizza

Sempre più spesso, girando su internet, si trovano blog dove viene insegnato come ottenere una pizza perfetta da realizzare a casa.

https://www.wineandfoodtour.it/come-fare-la-pizza-perfetta-a-casa-alta-e-soffice-proprio-come-la-fanno-a-napoli-solo-a-guardarla-ho-lacquolina-in-bocca/

L’evidenza dello scrivente non vuole essere una critica negativa, ma un momento riflessivo verso un’informazione corretta, da fornire agli utilizzatori finali perché ottengano veramente un prodotto perfetto.

Se analizzate la ricetta fornita, vi renderete conto di alcune inesattezze che non permetteranno mai il raggiungimento di quello che è proposto.

  • La prima inesattezza sta nella preparazione, dove è indicato: 1 day, 1 ora, 15 minuti; questa indicazione si riferisce a quello che tecnicamente viene definito “tempo di maturazione” della pasta. Operazione utilissima per dare sapore all’impasto, ma per ottenere un ottimo effetto, occorre tener conto del tipo di farina a disposizione, con una farina di forza si ottiene un buon risultato. Se invece si utilizzano farine deboli (quelle che offrono prodotti pizze di facilissima digestione), mantenere in frigo l’impasto sarà molto difficoltoso anche perché i nostri frigo casalinghi, vengono aperti e chiusi molte volte nel corso della giornata.
  • In fase di unione degli ingredienti aggiungere sale e lievito insieme impedisce una corretta lievitazione, molto importante per aumentare la digeribilità della pizza.
  • La maturazione della pasta (come già descritto) serve per dare sapore, ma per lievitare la pizza occorre un giusto tempo di riposo a temperatura ambiente. Tempo che varia secondo la forza della farina utilizzata.

Corretta informazione

Alla pagina: https://www.pizzamarche.org/it/node/471 troverete una corretta informazione, ma per chi avesse bisogno di ulteriori informazione, qui di seguito proponiamo notizie capace di farvi ottenere un prodotto altamente digeribile utilizzando prodotti alla portata di tutti.

  • Farina tipo 0, acquistata in un supermercato (foto1) al prezzo di 0,59 euro, basso  contenuto di proteine 10% (+ proteine presenti, + glutine nella pasta, + lunghi tempi di lievitazione, + lunghi tempi di digeribilità della pizza) con cui si possono realizzare ( foto 2 e foto 3) la pizza al piatto  o la pizza napoletana oppure la pizza in teglia con lo stesso impasto, utilizzando tempi di lavoro più rapidi e prodotti pizze di facile cottura, di facile digeribilità, anche per chi si avventura con poca esperienza nella preparazione di questo prodotto che piace a tutti.
  • Una pizza di qualità e facilmente digeribile, potrà essere giudicata da chiunque solo utilizzando la vista. Il colore del cornicione, sia esso alto o basso dopo la cottura  deve essere del colore dell’oro. Un colore rosso o virante verso il marrone è sinonimo di alta presenza di zuccheri, per cui la digestione della pizza, occorrerà un tempo molto più lungo, grazie all’eccessiva presenza di zuccheri siano essi sotto forma di carboidrati o zuccheri semplici.
  • La sofficità della pizza, se non si tiene conto delle caratteristiche tecnologiche e nutrizionali delle farine,  molto spesso è sinonimo di scarsa lievitazione e quindi di difficile digestione.

Conclusione

Una corretta informazione (l’Associazione Pizzaioli Marchigiani che si occupa principalmente di formazione professionale fin dalla sua nascita) per esperienza garantisce che i consumatori, gli amanti della pizza, e tutti coloro che amano  divertirsi a preparare la pizza, acquisiscono fiducia su coloro che offrono informazioni corrette perché potranno giudicare da soli la qualità del proprio lavoro.

Offrire al pubblico informazioni mirate ad ottenere risultati di parte, concorre a creare ulteriori confusioni e a limitare nuovi utilizzi di prodotti destinati alla produzione di pizza come sta succedendo per il pane che se consuma sempre di meno.  Renato Andrenelli