Una moda o ancor peggio un’interpretazione dell’igiene nei locali pubblici che predilige aspetti speculativi invece di porre l’attenzione alla salute del consumatore.
Sui social e sui media sempre più si spettacolarizzano aspetti gestuali degli operatori della ristorazione atti ad esaltare pseudo abilità degli chef o pizzaioli attori dei video.
L’utilizzo di strumenti di prevenzione igienica, oggi sempre più non serve come prevenzione nei confronti del consumatore finale, ma per dimostrare la propria maestria a discapito della cura verso la proposta culinaria.
Nei video di professionisti consultabili sul social o sui media, si possono osservare l’utilizzo di guanti, anche di colore nero, per la manipolazione di alimenti nella farcitura delle pizze, o nello sporzionamento di alimenti cotti nella formazione di ricette culinarie.
Questo modo operantis, sarebbe ottimo se appena manipolato il cibo, il presidio igienico utilizzato fosse subito eliminato. Dalle immagini invece con i guanti sporchi si prendono pale o altri attrezzi utili per cuocere o porzionare le pizze o il cibo cotto, contaminando continuamente tutto il reparto lavorativo.
Le norme igienico-sanitarie è vero che non si esprimono sull’uso di questi presidi se non nella manipolazione specifica di materiale per la pulizia e per la sanificazione degli opifici destinati alla produzione di alimenti.
Comportamenti pubblici dai professionisti del settore ristorativo che utilizzano guanti o divise di colore scuro o addirittura neri, non esprimono assolutamente la propria professionalità, ma tendono ad esaltare la propria immagine non curando l’aspetto più importante che è quello della salubrità delle proprie proposte culinarie.
Nel settore pizzeria anche l’utilizzo della divisa di colore scuro o nero, espone il pizzaiolo alle critiche dei propri clienti interessati all’igiene della persona. La farina infatti è un elemento che si disperde nell’aria (specialmente se il pizzaiolo esprime le sue abilità acrobatiche), per il semplice motivo che un indumento scuro o nero esalta il suo aspetto igienicamente imperfetto agli occhi dei propri avventori.
L’utilizzo i guanti deve essere strettamente legato alla singola manipolazione di materie prime alimentari, per poi essere immediatamente eliminato prima di passare ad altre operazioni. Anche perché mantenere per un tempo prolungato questo tipo di presidio provoca la sudorazione delle mani, che potrebbe determinare contaminazione batterica nell’epidermide delle mani.
Anche la divisa indossata da professionisti deve rispettare le norme igieniche sanitarie, come definito dalla legge che impone colori chiari o bianchi per evidenziare la pulizia degli indumenti indossati durante il servizio ristorativo.
Un professionista, che si definisce tale, non bada prima alla sua immagine, ma si preoccupa della salubrità delle proprie proposte culinarie che dovranno essere consumate da clienti frequentatori del pubblico esercizio.
Anche gli avventori devono contribuire
Tutte le persone che per i motivi più svariati frequentano locali pubblici per il consumo di pasti, dovrebbero essere attenti al rispetto delle norme igienico-sanitarie del personale e penalizzare colore che hanno poca attenzione alla cura del cibo, della propria persona, esaltando invece chi dimostra più attenzione e amore per il rispetto dei frequentatori di pubblici esercizi di ristorazione.
Renato Andrenelli