IL MATERIALE REFRATTARIO facciamo chiarezza

Dalla Enciclopedia Trecani:
refrattàrio, materiale Tipo di materiale non metallico che sopporta, senza rammollire né fondere, temperature superiori a 1.580 °C. I m.r. hanno peculiari caratteristiche tecnologiche (bassa dilatazione termica, buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche, minima porosità). Possono essere argillosi a base di allumina, grafitici, a base di ossidi metallici, silicei ecc. Sono impiegati nel rivestimento interno dei forni, per la fabbricazione di crogioli e similari o per il rivestimento di manufatti meccanicamente resistenti destinati a essere esposti ad alte temperature e che non possono essere composti totalmente di materiali ceramici.
In generale si definisce refrattario una sostanza con le seguenti principali caratteristiche, quali:
- Refrattarietà, resistenza sufficiente sotto carico di temperatura elevata;
- Coefficiente di dilatazione ridotto e controllato;
- Resistenza all’attacco chimico e/o meccanico;
- Idonea conducibilità termica;

Tipi:
I più diffusi sono quelli silicei (i più economici), silico-alluminosi, magnesiaci e vengono utilizzati in base alle temperature di esercizio e in base all'ambiente chimico circostante (acido, basico).

Usi:
Generalmente utilizzato nei forni per la produzione della ghisa, dell'acciaio e dei materiali ceramici. Nel ramo metalmeccanico per caldaie e forni per la raffinazione di prodotti grezzi e la produzione di energia elettrica.

I MATTONI

I Formati utilizzati per le murature refrattarie si classificano in “Pezzi Normali” e “Pezzi Speciali”.
I Pezzi Normali si trovano in commercio classificati in:
- Formato Italiano 220x110x60 mm;
- Formato Tedesco 250x125x65 mm;
- Formato Americano 230x115x65mm (o meglio 9” x 4½“ x 2½“).

I Pezzi speciali, che chiaramente non è possibile classificare, e per semplicità sarà possibile classificare con queste caratteristiche:
- Le dimensioni devono essere tali da consentire un buon essiccamento e cottura, evitare deformazioni e criccature;
- Nel caso di costruzioni complesse, richiedere sempre il premontaggio;
- Verificare sempre le caratteristiche minime e le tolleranze;
- Tutti i raccordi tra superfici devono essere arrotondati e non a spigolo vivo;


GLI INFORMI

Col Termine di informi è ormai uso comune classificare quei prodotti allo stato secco, semi-secco o plastico destinati a ricevere la sagoma voluta con la posa in opera, classificati in:
- Calcestruzzi a presa idraulica e/o chimica;
- Masse plastiche

I MATERIALI FIBROSI

I materiali fibrosi che si presentano sotto forma di lastre e/o materassini. I materiali fibrosi in lastre trovano impiego molto esteso come isolanti e vengono, pertanto, impiegati come secondo o terzo strato del rivestimento; con le seguenti principali caratteristiche peso specifico di norma non superiore ai 300 kg/mc, generalmente in pannelli (circa 500x300/330 mm) o in rotoli (circa 7000x1000 mm).

ANCORAGGI E ARMATURE

Ognuna delle tre soluzioni fondamentali disponibili per realizzare un rivestimento, e cioè:
- Mattoni pesanti o leggeri con isolamento a tergo;
- Calcestruzzi;
- Fibre ceramiche;
richiedono spesso ancoraggi o armature metalliche per garantirne la stabilità e la tenuta.


POSA DEI RIVESTIMENTI REFRATTARI

I Calcestruzzi refrattari possono essere “montati”e/o posati con diversi metodi tra cui:
- Costruzioni in muratura classica;
- Applicazioni a getto con e senza cassero formante;
- Applicazioni a cazzuola;
- Gunitatura con processo a secco e ad umido;
- Applicazione con vibratura;
- Applicazione a pestello;
- Applicazione a mano;

Ulteriori risorse

Uno studio dell'università di Modena ci può chiarire in modo univoco le proprietà del materiale refrattario.

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