Quando si parla di "PIZZA"

Ristorante Pizzeria Al Posto Giusto - Porto Montenegro

In un mio recente viaggio in Montenegro nel mese di gennaio 2019, visitando il Porto Montenegro, ho pranzato con i miei amici in un locale con veduta sul porto. Il locale è inserito nel porto in una stupenda location, molto bello nell’arredamento e nell’immagine che mette a proprio agio gli avventori.

Gentile e buono il servizio, ottime le proposte culinarie anche se non rappresentano in toto le ricette di cucina italiana. C’è anche la pizza che ha menù vuole essere rappresentante dell’italianità. Equilibrati i prezzi delle proposte culinarie e delle pizze, considerato il luogo dove è posizionato il locale,l’aspetto economico delle ricette potrebbero essere aumentate  di molto.

Un aspetto che penalizza notevolmente il locale è la gestione del forno a legna. Tipicamente napoletano, inserito ottimamente in un angolo del bancone bar , dove il pizzaiolo produce le pizze servite. Come è anche visibile dalla foto (tratta dal sito del locale presente in internet) chi ha insegnato la gestione del forno (o chi ha formato il pizzaiolo) tutto è meno che un professionista del mondo pizza. Ad ogni infornata che il pizzaiolo deve effettuare per cuocere la pizza, aprendo il forno (è tenuto socchiuso durante il servizio) l’ambiente dove i clienti consumano i pasti si riempie di fumo, con l’effetto che se non si consuma velocemente il pranzo si rischia di avere gli abiti imbrattati di fumo. Un aspetto questo che penalizza notevolmente il potenziale del locale.

Ho chiesto al pizzaiolo la spiegazione del perché il forno era utilizzato in modo errato, lui mi ha rimandato dal suo capo che assolutamente non ha gradito l’appunto fatto, tanto che non ha voluto assolutamente dialogare con noi.

Dispiace moltissimo della presunzione che il personale mostra nei confronti di avventori che potrebbero contribuire ad aiutare la crescita del locale. Se poi attività di questo tipo vorrebbero rappresentare la cultura enogastronomica italiana nel territorio, questi aspetti non giovano, ne tantomeno rappresentano la cucina italiana.

Chissà chi è stato il consulente che ha formato il personale, mi auguro fermamente che non sia italiano, perché altrimenti mi vergogno al suo posto.

Renato Andrenelli