LA PIZZA MARCHIGIANA

Al Sana 2023, Fiera del biologico, l’Associazione Pizzaioli Marchigiani, nella persona del Presidente Renato Andrenelli ha voluto fare un test di verifica, ripresentando un progetto messo a punto tra il 2015 e il 2016 insieme all’ASSAM (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche).

Si tratta di una certificazione volontaria (come scritto nel nostro volantino), che dichiara, con ragionevole attendibilità che un prodotto è conforme ad un determinato documento tecnico di riferimento (Regolamento Tecnico).

Un Disciplinare (regolamento tecnico) da scrivere con la collaborazione dei pizzaioli marchigiani che conoscono il territorio, le materie prime prodotte dal comparto agroalimentare marchigiano e la professionalità che loro possono esprimere. 

Prima del Covid i pizzaioli marchigiani, ma soprattutto anche l’intera filiera della panificazione, hanno snobbato questa proposta nonostante le tante riunioni realizzate negli uffici dell’ASSAM regionale. Forse memori che il buon lavoro dell’epoca non rendeva necessario mettere in campo questa nuova proposta.

Oggi però, dopo il grande successo del riconoscimento dell’Arte del Pizzaiolo Napoletano Patrimonio Unesco, e dei problemi legati alla pandemia, che per fortuna abbiamo superato, credo sia necessario riproporre questo progetto.

Napoli grazie al riconoscimento Unesco sta vivendo una seconda primavera economica e turistica grazie proprio al fragore che questa vittoria ha portato a tutta la filiera agroalimentare campana.

Possiamo anche noi marchigiani proseguire su questa strada per muovere il turismo, la ristorazione e tutto l’agroalimentare marchigiano. Napoli aveva iniziato molti anni or sono il suo iter, ricordo la nostra partecipazione alle riunioni dell’Associazione Verace Pizza Napoletana dei primi anni 90 del secolo scorso, dove si iniziava a parlare di questo riconoscimento e si era messo a punto il primo disciplinare, modificato più volte rispetto all’attuale registrato.

NOI MARCHIGIANI, OGGI, POSSIAMO AVERE UNA CORSIA PREFERENZIALE PER OTTENERE UN RICONOSCIMENTO UFFICIALE SULLA PIZZA MARCHIGIANA LEGATA AI PRODOTTI AUTOCTONI REGIONALI, GRAZIE ANCHE AL FATTO CHE L’ATTUALE GOVERNO HA INIZIATO L’ITER PER IL RICONOSCIMENTO DELLA CUCINA ITALIANA COME PATRIMONIO IMMATERIALE UNESCO.

L’APM, che da sempre è al servizio dei pizzaioli marchigiani, si propone come capofila per riattivare questo progetto mettendo sul tavolo tutto quello che era stato fatto per dar vita a questo progetto in sede all’ASSAM regionale.

A tutti i pizzaioli che credono in questo progetto chiediamo di mettersi in contatto con noi  per formare la forza necessaria a iniziare l’iter di questo riconoscimento, forti del fatto che al Sana i tecnici del settore agroalimentare ci hanno riconosciuto la qualità di questo progetto chiedendoci di accelerare verso questa strada garantendo che loro sono a noi vicini.

Renato Andrenelli

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